In pista per Amatrice, partendo da Bergamo. La strada è tracciata e ha sullo sfondo un traguardo ambizioso e prezioso: continuare a far del bene per una terra ferita, unendo lo sport al sociale. In un legame ormai profondo, l’ulteriore tassello corre veloce sul manto bianco. Giovedì 1 febbraio, l’affascinante cornice di «Ai Colli di Bergamo Golf» ha ospitato una serata speciale organizzata dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà, in cui Max Blardone – grande protagonista dello sci azzurro tra anni Novanta e Duemila, oggi commentatore Rai – ha presentato il proprio libro autobiografico (Max Blardone. Oggetti, aneddoti e pensieri del nostro campione, Edizioni Press Grafica) e raccontato il progetto che accompagna quelle pagine: un grande impegno benefico, attraverso i proventi del volume, da destinare alle terre del Centro Italia colpite dal sisma. In particolare, Blardone è al lavoro per la realizzazione ad Amatrice di una pista sintetica da sci di 120-150 metri lineari, con due piste laterali dedicate a gommoni e ciambelle: un lato sportivo e uno più dedicato al divertimento, che insieme sapranno attirare turisti e offrire opportunità lavorative – attraverso la gestione dell’impianto e l’indotto – ad alcune famiglie dell’area. Un impegno in cui è coinvolta anche l’Accademia dello Sport, che con Blardone ha un lungo rapporto d’amicizia: la realtà bergamasca si sta prodigando in prima persona per contribuire alla realizzazione del progetto e all’inaugurazione. Tempistiche? Attorno all’autunno.
Lo scorso giovedì, dunque, a Bergamo s’è vissuta una serata già proiettata sul futuro. Una novantina gli ospiti, a partire dal direttivo dell’Accademia e dai rappresentanti della famiglia Radici, da sempre al fianco dello sport – e dello sci in particolare – oltre che storica dinastia imprenditoriale bergamasca. Un legame testimoniato dalla presenza di Angelo e Olga Radici, alla guida dello Sci Club Radici Group, così come da Cristina Radici, che attraverso PLAY Sport Academy permette a circa 850 bambini di divertirsi sulla neve. «Una serata bellissima sotto ogni punto di vista – racconta Max Blardone, lanciato nel grande giro proprio dallo Sci Club Radici, e dunque legatissimo alla terra orobica -. Un ringraziamento all’Accademia dello Sport, perché sta dando lustro al progetto benefico su cui siamo impegnati: ed è un impegno che vale per la vita, non solo per il presente. Tramite lo sport, possiamo rilanciare Amatrice sotto diversi profili e contribuire a ridare serenità e speranza a una terra colpita da un dramma profondo. E già stiamo pensando a ulteriori possibilità legate alla struttura: in collaborazione con la Fisi (la Federazione Italiana Sport Invernali, ndr), si potrebbe magari renderla un centro di rilievo regionale per la formazione di atleti e maestri, un’idea su cui si può lavorare».
Tra un aneddoto e un ricordo, in un clima familiare rinforzato da un piacevole scambio di doni (come una coppia di «arcieri», sculture ideate a partire dalla tipica esultanza di Blardone al traguardo), la serata promossa dall’associazione guidata da Giovanni Licini ha permesso di raccogliere cifre significative che contribuiranno alla realizzazione della pista ad Amatrice: anche grazie a una piccola asta benefica, sono stati raccolti nell’occasione circa 13mila euro. «Blardone è da lungo tempo un caro amico della nostra associazione, è uno di famiglia – sorride Giovanni Licini, anima dell’Accademia -. Con Amatrice ci lega un rapporto profondo, nato immediatamente durante l’emergenza dell’agosto 2016: la pista da sci ideata da Max è un ulteriore progetto a cui diamo il nostro aiuto, certi dell’impatto prezioso che potrà avere su quella terra». Lo sguardo, allora, già inquadra un traguardo pronto a realizzarsi in autunno. Con tante altre sorprese ancora da costruire, con Max Blardone e l’Accademia dello Sport.