Gli Amici del tennis: Alessandro “Ale” Besentini, simpatia stellare admin Giugno 6, 2016

Gli Amici del tennis: Alessandro “Ale” Besentini, simpatia stellare

La storica panchina, le risate a Zelig, le irresistibili gag col compagno Franz, ora anche una capatina a Cividino. C’è anche Alessandro Besentini, la prima metà del duo Ale&Franz, al Tennis 2016, per proseguire sull’onda di risate e simpatia, filone già inaugurato dalla presenza di Moreno Morello e Fabrizio Fontana alias Capitan Ventosa, volti notissimi di Striscia la Notizia.
«Aver superato il traguardo del milione di euro devoluto in beneficenza è un grande successo, non resta che migliorare. Per questo invito tutti a venire qui a Cividino, e io ci tornerò ogni anno», racconta subito Besentini, milanese classe ’71, che ha incontrato la sua spalla Francesco Villa oltre vent’anni fa al Centro Teatro Attivo di Milano, palestra professionale importante per tanti attori e uomini di spettacolo, e da allora non si sono più mollati. Cosa lo ha colpito di più della kermesse griffata dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà? Difficile scegliere una sola fotografia, perché è l’intera organizzazione ad affascinare Ale: «Qui c’è buon cibo, poi c’è il piacere dello sport, c’è soprattutto il divertimento dello stare insieme e la tanta solidarietà per cui si impegna l’Accademia».
Il grande pubblico li ha appunto conosciuti con lo sketch della panchina, tormentone che ha rimbalzato in tv e a teatro per lungo tempo, ma la carriera della strana coppia racconta di altri successi, dal cinema (tanti i film a cui hanno partecipato) alla televisione, con la trasmissione Buona la prima! a recitare la parte del leone.
Una coppia stellare, insomma. Letteralmente: al duo, infatti, è stato dedicato persino un asteroide (15379 Alefranz), scoperto nel 1997 da un amico astronomo. E il futuro prossimo? «Abbiamo appena finito la stagione teatrale chiudendo proprio con Bergamo, ora un po’ di pausa prima di riprendere verso ottobre». Nel frattempo, un salto a Cividino è il giusto modo per ricaricare le batterie. E continuare a sorridere.