Gli Amici del torneo: Simone Barone, l’eroe di Berlino admin Maggio 26, 2016

Gli Amici del torneo: Simone Barone, l’eroe di Berlino

9 luglio 2006, il cielo azzurro sopra Berlino, tutta l’Italia in festa, un fiume di emozioni, un uragano di gioia. Campioni del Mondo per la quarta volta, un ricordo indelebile. Indelebile per ogni tifoso e per ogni appassionato di sport, figurarsi per chi quella sera era là all’Olympiastadion. Certo, sugli spalti. Ma vuoi mettere essere là nel rettangolo verde, con una maglia azzurra addosso, e sollevare insieme ai compagni quella coppa dorata pesante eppure leggerissima?
Simone Barone, quella sera, era là. Con la maglia numero 17, uno dei ventitré della trionfale spedizione azzurra guidata da Marcello Lippi. Un campione del mondo a Cividino, un campione che sposa la causa dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: «Questi sono momenti molto belli, fare del bene è sempre un piacere, l’organizzazione è eccellente. E poi si ritrovano vecchi amici e se ne incontrano di nuovi», esordisce l’ex centrocampista, che tra Parma, Palermo e Torino ha trascorso l’apice della sua carriera.
«Dieci anni trascorsi dal trionfo al Mondiale? Vuol dire prima di tutto che sono invecchiato (ride, ndr). Più si va avanti e più ricordi volentieri ciò che hai ottenuto. C’è un ricordo sempre vivo attorno a quell’avventura mondiale, è una grande soddisfazione. Il nostro segreto? Il gruppo, un grande gruppo», svela Barone, partito da Nocera Inferiore (dove è nato il 30 aprile 1978) e arrivato al sogno di ogni bambino che prende in mano un pallone. Oggi, il suo presente è invece da allenatore nel settore giovanile del Parma: «Mi trovo bene, sto facendo crescere tanti ragazzi e loro mi stanno dando belle soddisfazioni».
Per la Nazionale, l’avventura imminente è quella degli Europei al via fra una manciata di giorni. Sogni di gloria? «L’Italia è sempre l’Italia, ma non sembra partire avvantaggiata: è una Nazionale forse un gradino sotto rispetto a quella del 2006, ma ha un grande allenatore. Può arrivare nelle prime quattro. Ventura? L’uomo giusto, insieme a Lippi direttore tecnico». Parola di campione del mondo.