Un gladiatore col sorriso. Là sulla mediana, tra anni Ottanta e Novanta, in tantissimi lo ricordano intento a gettarsi su ogni pallone. Con energia, foga, coraggio. Grinta da vendere. Atalanta-Roma-Atalanta, andata e ritorno al culmine di una carriera di gran livello e partita con la favola-Virescit, poi la seconda vita calcistica da mister, con i colori di Bergamo a rappresentare quasi una tinta unica.
Eppure, Valter Bonacina è soprattutto un buono. Uno sempre sorridente, pronto a spendere parole d’elogio, parole delicate, parole da maestro. Sì, maestro più che mister: uno che ai suoi allievi trasmette valori, non solo insegnamenti calcistici. «Ripensare a Giacinto Facchetti, ad Achille e a Cesare Bortolotti vuol dire ricordare persone per me importantissime, fondamentali sia come giocatore che come uomo», racconta il «Cina». Scatta il Tennis 2016, ed eccolo nuovamente a sposare l’invito dell’Accademia dello Sport e della Solidarietà.
Se per tanti sportivi il torneo coincide con l’inizio delle vacanze, per Valter Bonacina l’appuntamento di Cividino arriva invece nel bel mezzo del momento cruciale di una stagione che ha strappato tanti sorrisi. Alla guida della Primavera dell’Atalanta, ha da poco staccato il pass per le fasi finali dello Scudetto di categoria. Ma lo spirito è sempre quello del sorriso, nonostante la tensione possa essere dietro l’angolo. «Qui a Cividino è un piacere incontrare Luca Facchetti, con cui ci si ritroverà sul campo tra una settimana (Facchetti è vice allenatore della Primavera dell’Inter, ndr): per l’Atalanta è stata una stagione che ci ha reso felici, abbiamo vissuto un ottimo campionato. C’è soddisfazione innanzitutto per i ragazzi, per la loro crescita sotto tutti i profili».
I valori, già. Bonacina può parlare da esempio in campo e fuori dal rettangolo verde, così come quel Gianpaolo Bellini che ha appena salutato il calcio giocato dopo una vita intesa spesa con addosso i colori nerazzurri: «Bellini è un esempio di comportamento, un ragazzo straordinario che ha trasmesso valori importanti. Serio, preparato, uno che ha messo sempre il massimo dell’impegno. Cerco spesso di trasmettere i suoi valori ai miei ragazzi». Da un esempio all’altro, da una bandiera all’altra, uomini prima che grandi calciatori.