Ospite alla Cittadella dello Sport di Bergamo l’ex tecnico Cesare Prandelli, amico da anni dell’Accademia dello Sport. Per l’ex giocatore nerazzurro l’Atalanta deve ripartire da Gasperini.
Il giorno dopo la fine del campionato e l’accesso dell’Atalanta in Europa League, al torneo di Tennis dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà si festeggia in compagnia di un grande ex, Claudio Prandelli. L’ex giocatore e allenatore dei nerazzurri, che con la Dea ha giocato anche nell’allora Coppa delle Coppe e Coppa Uefa: la sua presenza al Tennis è una costante per un saluto all’amico Giovanni Licini e ai volontari. Il “day after” della festa atalantina è dedicato al tormentone del momento: mister Gian Piero Gasperini resta o se ne va?
“Ci tengo tutte le volte a essere presente, quando vedo tutte queste persone che dedicano il loro tempo agli altri mi riempie il cuore, sono orgoglioso di essere qua ogni anno -ha spiegato l’ex allenatore-. Ho sempre sostenuto che bisognerebbe blindare il Gasp, tenerlo qua a vita: non fatelo andare via, magari tra qualche anno potrà anche fare il direttore. Mi auguro che quello di ieri sia un arrivederci e non un addio: quello che ha fatto lui a Bergamo è irripetibile, deve continuare perché riesce a dare equilibrio. E’ una realtà europea: lavoro, dedizione e programmazione, il Gasp deve rimanere. La passione c’è sempre e la voglia di parlare di calcio anche, come allenatore ho chiuso e non torno indietro”.
Cesare Prandelli dopo aver ricevuto il mare d’affetto dell’Accademia dello Sport, ha parlato anche del Napoli, vincitore dello Scudetto. “E’ la squadra che ha espresso anche a livello europeo il calcio migliore, un gioco spettacolare. Complimenti a Spalletti: è sempre stato bravo, ma forse ha trovato d’incanto un equilibrio pazzesco. Il Napoli è un esempio per tante società, molti criticano il presidente ma i bilanci sono perfetti, vincono gli scudetti e bisognerebbe capire quale sia il segreto di De Laurentiis”.
Sui campi della Cittadella dello Sport è stato nuovamente protagonista anche Cristian Raimondi, attuale collaboratore tecnico dell’Atalanta, che ha festeggiato il grande traguardo raggiunto dai suoi ragazzi. “Ci aspetta un altro anno in Europa, ormai è diventata una consuetudine ma non è così scontato, è un grandissimo risultato -ha spiegato CR77-. E’ il coronamento di un anno lungo e difficile, però è un risultato che premia tutti. Sensazioni non ne ho, con il mister ho un ottimo rapporto, lo vivo quotidianamente, anche quest’anno ha centrato un grande risultato: la cosa più importante è il bene dell’Atalanta, sono decisioni delicate e non spettano a me, ma sono legato al mister. In questi anni siamo stati sempre un’eccellenza italiana in Europa, possiamo fare bene anche il prossimo anno, sicuramente troveremo di fronte squadre di valore”.
Il mondo nerazzurro è stato presente in questi giorni di Tennis, in attesa delle finali dei prossimi giorni. Tra questi non manca mai di timbrare il cartellino al Tennis Maurizio Ganz, grande attaccante d’inizio danni 90 e tornato al Comunale nella stagione 2000/2001. “A Bergamo sono legato tantissimo, a Licini, a tutto l’ambiente. Mi sarebbe piaciuto giocare con il Gasp? Noi correvamo di meno, ma davamo qualità, giocare oggi è molto più difficile perché servono corsa e qualità. Nel 1992 l’abbiamo sfiorata per un punto l’Uefa, sono soddisfazioni incredibili quelle che si è presa l’Atalanta in questi anni”. In campo in questi giorni alla Cittadella dello Sport di Bergamo anche l’ex giocatore e allenatore Bortolo Mutti. “E’ bello ritrovare tanti compagni e tanti miei giocatori, un ambiente dove da sempre sono a mio agio e speriamo anche di vincere qualche partita. Tanti infortuni in A? Effettivamente è stata una costante per tante squadre, tanti impegni, ma forse bisogna anche rivedere i carichi di lavoro: c’è pressione e bisogna andar e a mille allora e fare delle riflessioni, in particolare quando hai emergenza in questi finali di campionato. Ci siamo abituati un po’ troppo bene, la stagione dell’Atalanta è ottima a prescindere, la parentesi che si aperta a Bergamo in questi anni è stata inimmaginabile”