Stage femminile under 16, in finale trionfano le “blu”. L’allenatore e le allieve lanciano il tennis italiano admin Maggio 17, 2023

Stage femminile under 16, in finale trionfano le “blu”. L’allenatore e le allieve lanciano il tennis italiano

Il tecnico Stefano Sartori: “in alcune di loro vedo un grande futuro”. Tra le tenniste anche la bergamasca Sonia Jemma: “Barty e Williams le mie ispirazioni”. 

Dritto dopo dritto, rovescio dopo rovescio, si è giunti alla penultima serata del Torneo di Tennis alla Cittadella dello Sport. Nelle serate di martedì 6 e mercoledì 7 giugno 2023 sono state ospiti dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà le più talentuose giovani promesse under 16 del tennis femminile. Le otto ragazze hanno calcato i campi di via Gleno in un appassionante stage che le ha viste affrontarsi in otto singolari nella prima serata e in altre otto sfide nell’appuntamento di mercoledì, che ha decretato la vittoria della squadra blu. Presenti il sindaco di Monguelfo Dominik Oberstaller e lo staff del Tennis Monguelfo, club con cui l’Accademia è gemellato da quindici anni. In serata hanno fatto una visita ai nuovi campi anche il giudice di linea Francesca Di Massimo e il giudice di sedia Carlos Bernardes, figure tra le più prestigiose nelle terne arbitrali del tennis internazionale. 

Il team vincente è composto da Carolina Dibenedetto (Oltrepò Tennis Academy Pavia, classifica 2.6), Lisa Marie Sartori (Tennis Club Brixen Bressanone, classifica 2.7), Sofia Selle (Tennis Club Gardena Bolzano, classifica 2.7) e Chiara Albiero (Società Canottieri Padova, classifica 2.8). Tanti applausi comunque alle avversarie della squadra rossa, composta da Sonia Jemma (Tennis Club Zanica Bergamo, classifica 2.6), Giulia Lodovici (Tennis Club Zanica Bergamo, classifica 3.2), Vittoria Zorzi (Società Sportiva Tennis Comunali Vicenza, classifica 2.8) e Iris Tabarelli (Tennis Club Rungg Bolzano, classifica 2.8).

Ad accompagnarle i tre tecnici Alberto Bovone, Sebastian Vazquez e Stefano Sartori. Proprio quest’ultimo ha voluto ringraziare, al termine della premiazione, l’ospitalità dell’Accademia: “Giovanni Licini è una persona stupenda, gli siamo grati per averci invitato in questo circolo ristrutturato a nuovo che è meraviglioso. L’ospitalità è incredibile e i collaboratori hanno seguito al massimo sia noi che le ragazze”.

L’allenatore vicentino è contento della vittoria della squadra blu, ma fa i complimenti a tutte le tenniste: “Sono contento per le quattro vincitrici, ma bisogna dire che tutte erano brave e forti, poi le partite vanno a momenti e talvolta a fortuna. Ora le ragazze torneranno a concentrarsi su alcuni tornei open nazionali, ma da fine giugno potrebbero partecipare a qualche torneo all’estero. Se c’è qualcuna di loro che potrebbe calcare qualche campo importante tra qualche anno? Di sicuro Carolina Dibenedetto, che ha le caratteristiche per diventare veramente forte, quindi è da seguire e vediamo il futuro cosa dirà”.

Con Sartori c’è anche modo di fare qualche battuta sul momento dei tennisti azzurri: “Il tennis italiano sta andando molto bene, la federazione sta lavorando benissimo, basti vedere i risultati sia a livello maschile che femminile. Bisogna certamente promuovere eventi come quello organizzato qui in Accademia, esibizioni non agonistiche che comunque portano gente a vedere e conoscere il tennis, così da aumentare il bacino di pubblico ma anche di aspiranti tennisti per il futuro”. 

Tra le emergenti under 16 c’è Sonia Jemma, bergamasca classe 2007, che racconta così la gioia propria e delle sue compagne nel partecipare al torneo benefico: “Siamo felici di dare il nostro contributo alla diffusione dell’evento con la nostra presenza, che consente di dare lustro ad una manifestazione basata su bei principi. Mi è piaciuta molto”.

La manifestazione, per Sonia, ha di certo avuto un valore più profondo, rappresentato dal legame con la “terra” bergamasca: “Sono di Mozzo e lì abito, anche se mi alleno a Zanica. Mi sono avvicinata al tennis perché mio padre è maestro, quindi sin da piccola ho iniziato ad allenarmi e a fare tornei, prima nel CSI e poi FIT. Papà è un insegnante molto esigente, ma lo sono anch’io e comunque i rapporti padre-figlia e allenatore-allieva sono in armonia”. 

All’esempio in famiglia si aggiunge l’ispirazione delle star del tennis: “Nel femminile ho sempre adorato Serena Williams e mi piaceva un sacco Ashleigh Barty, infatti quando si è ritirata mi veniva da piangere. Nel maschile da sempre seguo le orme di Djokovic e, ultimamente, di Carlos Alcaraz e Holger Rune”.

Jemma fa poi una riflessione sul tennis femminile: «Vedo che sta venendo un po’ un cambiamento nel gioco. Prima era solo un martellante e monotono “tirare, tirare, tirare”, ora invece sta diventando un po’ più vario. Ed è la chiave del mio gioco: fin da piccola mi sono allenata per cercare di fare variazioni”.   

Sonia vede ancora qualche differenza tra tennis femminile e maschile: “Vedo ancora un po’ di differenza: avevo guardato per curiosità i biglietti del Roland Garros e vedevo che c’erano due livelli diversi di prezzo tra match maschili e femminili. Magari è solo un incentivo per avere più pubblico, speriamo che aumenti l’interesse”.