Le emozioni, lo sport, la solidarietà. Tre ingredienti vincenti che si confermano tali, tre parole per racchiudere una serata magica. Elegante ma all’insegna dell’amicizia, intensa ma anche frizzante. Si è chiuso ieri sera, nei locali della Fiera di Bergamo appositamente adibiti, il Tennis 2017, la kermesse organizzata dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, che dal 19 maggio all’8 giugno ha portato centinaia di personalità dello sport, dello spettacolo, dell’imprenditoria, della società civile sui campi del Centro «Mario Mongodi» di Cividino: 468 partite disputate per un totale di 648 ore di gioco sono la fotografia nitida di un impegno straordinario, quello dell’Accademia e di Giovanni Licini per coordinare una macchina perfetta. Ma sulla terra rossa si è giocato soprattutto per la solidarietà, perché «l’emozione di donare non si ferma mai. Lo abbiamo capito in questi quattordici anni che si sono tradotti nel milione e centocinquantamila euro donato a tante associazioni bergamasche», ha sottolineato Giovanni Licini, «anima» dell’Accademia dello Sport, nel discorso che ha aperto la serata, di fronte ai quasi seicento ospiti della serata di gala. «Sono numeri straordinari che in pochi hanno e che ci permettono di onorare al meglio figure che sono state l’emblema di Bergamo e dei suoi valori nello sport e nel mondo professionale: Achille e Cesare Bortolotti, Giacinto Facchetti, Elio Lodovici, Franco Morotti – ha proseguito Licini -. Il lavoro che ci aspetta annualmente è oneroso e improbo, ma serate come queste ci danno la carica per proseguire e fare ancora meglio. Devo ringraziare in primo luogo tutti i volontari che nell’ombra permettono la realizzazione delle nostre attività. Così come determinanti sono i nostri sostenitori, gli sponsor, che ci sono sempre vicini nonostante le difficoltà dei tempi. Sono questi sforzi quotidiani, grandi e piccoli, a permetterci di continuare nel nostro impegno, anche perché Bergamo e la sua gente sono il terreno fertile su cui seminare i nostri germogli di solidarietà. Con la nostra terra, con la nostra gente e col vostro aiuto raggiungeremo nuovi traguardi».
Saranno tre le associazioni destinatarie dei fondi raccolti dall’Accademia nel 2017: l’Associazione Italiana Persone Down di Bergamo, l’Associazione Cure Palliative di Bergamo, l’Associazione Aiuto al Neonato che opera presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. In apertura, un ricordo commosso del maestro Trento Longaretti, per anni al fianco dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
I vincitori delle competizioni
La serata, condotta da Marco Bucarelli e Laura Ghislandi, è stata anche l’occasione per premiare i vincitori delle competizioni sportive promosse dall’associazione nel golf – che ha aperto la stagione «agonistica» dell’Accademia – e nel tennis, con i trofei «conquistati» a Cividino.
Per il golf, riconoscimenti a Gianangelo Cattaneo, Bruno Gregis, Alessandro Ghilardi, Matteo Arizzi, Aldo Maffeis, Danilo Arizzi.
Poi, spazio alle «racchette d’oro». Nella competizione a squadre (3a Coppa Accademia dello Sport), trionfo per il team capitanato da Antonio Viscardi e composto da Paolo Acerbis, Paolo Agnelli, Claudio Bianchi Cassina, Nathalia De Sousa Santos, Marino Magrin, Paolo Occhipinti, Gianpaolo Rossi, Damiano Zenoni. Ad «accompagnare» il trofeo, le parole di Giovanni Pirovano, vicepresidente «Mediolanum», main sponsor del torneo: «Un’iniziativa che abbiamo accolto positivamente, perché ha rafforzato il legame tra la nostra banca e il territorio bergamasco». Nel doppio misto (8a Coppa Elio Lodovici), successo per Rosella Librizzi e Andrea Schillaci; nel singolare maschile B (4° Torneo Franco Morotti), vittoria per Luca Marconi. Il singolare maschile A (11° Trofeo Giacinto Facchetti) è invece appannaggio di Damiano Zenoni, mentre Amedeo Amadeo e Oscar Magoni si sono invece imposti nel doppio maschile (26° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti).
Amatrice, un legame che prosegue
La serata di gala dell’Accademia è stata anche l’occasione per presentare un nuovo impegno a favore della popolazione di Amatrice colpita dal tragico sisma di agosto, un legame ormai indissolubile per l’Accademia. Che non solo agisce in prima persona, come per l’invio pressoché immediato delle tre casette all’indomani del terremoto, ma si fa anche «scintilla che alimenta altra solidarietà», ha sottolineato Licini. È il caso dell’iniziativa promossa dalla provincia di Bolzano e dal Comune di Monguelfo, che tra giugno e luglio ospiteranno circa quindici famiglie di Amatrice per poter dar loro un pizzico di prezioso sollievo dopo mesi durissimi. «È un piccolo regalo per aiutare quella terra e quella gente, per poter consentire di affievolire, almeno per poco, la fatica sofferta dopo il terremoto», hanno spiegato. Pichler Ansi, in rappresentanza della Provincia di Bolzano, e Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo. Via video è poi arrivato il commosso messaggio di Sergio Pirozzi, il combattivo primo cittadino di Amatrice, ormai amico profondo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: sciarpa dell’Atalanta al collo («Grazie alla società per l’impegno nella ricostruzione del campo sportivo»), le parole di Pirozzi hanno commosso ed emozionato nuovamente la platea.
L’abbraccio delle istituzioni
Sul palco anche i rappresentanti bergamaschi nelle istituzioni regionali e nazionali. «Qui si vede il grande cuore di Bergamo, una comunità che della solidarietà ha fatto un valore importante, esportandola anche fuori dai confini del nostro territorio», è la riflessione del senatore Giacomo Stucchi, presidente del Copasir. Per Oreste Perri, presidente del Coni lombardo, «il ringraziamento va a Giovanni Licini e a tutta l’Accademia: quello tra sport e solidarietà è un binomio vincente. Grazie ai tanti volontari, qui si regalano sorrisi a chi soffre: il regalo più bello». «Essere qui vuol dire celebrare il frutto del lavoro dei bergamaschi – le parole di Claudia Terzi, assessore regionale all’Ambiente -. Bergamo è capitale della solidarietà e del volontariato». «La solidarietà nella salute è fondamentale – la riflessione di Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est -. E questo è un esempio straordinario di generosità». Questo «è il segno di un impegno, quello dell’Accademia, che per tutti noi è ormai un esempio», ha aggiunto il deputato Giovanni Sanga. «Molti processi innovativi sono resi possibili da queste testimonianze di generosità – il commento della deputata Elena Carnevali -. Sono certa che l’Accademia continuerà a crescere». Monsignor Giulio Della Vite, segretario generale della Curia, ha scelto la citazione di papa Giovanni XXIII: «Tutti sono capaci di fare il bene, in pochi sono capaci di farlo bene. Questo è un esempio virtuoso». Da Alessandro Sorte, assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, ringraziamenti e annunci: «I cantieri per la fermata ferroviaria all’ospedale di Bergamo partiranno tra dicembre e gennaio; le ruspe della variante di Zogno inizieranno a lavorare attorno a gennaio». Nelle parole di Alessandro Masera, presidente dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, c’è «il grazie a chi ha reso possibile queste tre settimane di solidarietà, amicizia e divertimento. A Giovanni ora auguro un po’ di riposo (sorride, ndr) dopo questo sforzo immane».
Rambaldi, Percassi, Goggia. L’emozione dei Golden Vip
Il clou finale è riservato ai Golden Vip, i riconoscimenti che annualmente l’associazione guidata da Giovanni Licini assegna a personalità di rilievo nazionale nei campi dell’imprenditoria, dello sport e della medicina. Per il «Golden Vip alla ricerca scientifica», il 2017 celebra la figura del professor Alessandro Rambaldi, direttore dell’Unità di Ematologia dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, luminare della disciplina riconosciuto a livello mondiale. Introdotto dalle parole di elogio di Andrea Biondi, ordinario di pediatria all’Università «Bicocca» di Milano, di Carlo Nicora, direttore generale dell’ospedale Papa Giovanni («Trovare oggi i farmaci di domani: questo è il senso dell’impegno nella ricerca») e Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco («Sono un grande ammiratore del professor Rambaldi, è un’emozione conferire a lui questo premio»), Rambaldi ha ripercorso, tramite un’intervista video, la sua carriera professionale. Una vita all’insegna della ricerca, dell’aiuto per gli altri, dell’eccellenza.
Per Antonio Percassi, «Golden Vip 2017», la festa è stata doppia nel giorno del suo sessantaquattresimo compleanno. A introdurre il premio a Percassi, imprenditore di successo e presidente dell’Atalanta dei record, le parole di Andrea Monti, direttore de La Gazzetta dello Sport: «Grazie a Bergamo, le novità dell’anno sportivo sono state l’Atalanta, anche per merito dello straordinario carisma di Antonio Percassi, e Sofia Goggia, testimonianza di applicazione, talento, voglia di vincere. E poi penso anche alla straordinaria tappa del Giro d’Italia arrivata a Bergamo. Questa terra è esempio assoluto di come lo sport sia fattore di educazione, senso di appartenenza, inclusione sociale». Tre premi e candeline, con la torta offerta dall’Accademia, Antonio Percassi ha svelato i suoi «segreti»: «Io sono un grande tifoso, potrei fare disastri (sorride, ndr): per fortuna c’è mio figlio Luca che mi tiene fermo e mi dà consigli. La forza è nella nostra famiglia, che cerca sempre il giusto equilibrio. Quando entrai nel settore giovanile dell’Atalanta, da ragazzo, ricevetti il più grande insegnamento: alla base di tutto c’è l’educazione, il rispetto per gli altri, il comportamento».
A Sofia Goggia, infine, il «Vip d’onore alla memoria di Gianni e Luciana Radici», consegnato da Cristina e Mariella Radici («Queste sono occasioni preziose, perché rivive l’insegnamento solidale di nonna Luciana»). «Sono contentissima della mia stagione, veramente sorprendente – ha raccontato Sofia Goggia -. Mi aspettavo buoni risultati, qualche podio, magari una vittoria, ma non questi livelli. Ora mi sto allenando per la nuova stagione, concentrandomi per il momento sulla parte atletica. Da settembre sarà in Argentina, poi da ottobre ci sarà il via di una stagione che si concluderà il 20 marzo».