Intitolata a Ivan Consoli la sala accoglienza dell’Oncologia della San Francesco stampa Dicembre 7, 2024

Intitolata a Ivan Consoli la sala accoglienza dell’Oncologia della San Francesco

È stata intitolata a Ivan Consoli, da sempre vicino all’Accademia dello Sport per la solidarietà, la sala accoglienza del reparto day hospital di oncologia della Casa di Cura San Francesco a Bergamo.

Nella sala multimediale della clinica erano presenti i dirigenti, insieme ai parenti e ai volontari dell’Accademia, capitanati da Giovanni Licini.

Tutti hanno sottolineato il grande amore per il prossimo che Ivan Consoli ha mostrato fino agli ultimi giorni della sua vita.

La targa scoperta venerdì 6 dicembre al primo piano della struttura lascia una testimonianza ai posteri, in modo che tanti seguano il suo esempio generoso.

“Fare del bene lascia una traccia indelebile nel mondo e nel cuore delle persone che si amano. Ivan ha lasciato l’esempio e ora tocca a noi seguire il solco che ha tracciato”: con queste parole Lucia Consoli ha ricordato il marito, scomparso lo scorso luglio dopo una lunga malattia.

Il partenariato pubblico-privato con l’Asst Papa Giovanni XXIII ha permesso nei mesi scorsi di potenziare le cure chemioterapiche con 11 postazioni, alle quali presto se ne aggiungeranno altre 4 con spazi e attrezzature per migliorare al massimo il servizio.

Ivan Consoli, noto imprenditore e gioielliere, ha trascorso molto tempo in clinica proprio per portare avanti le cure mediche.

Da allora è nato un legame indissolubile con i medici e gli infermieri che l’hanno amorevolmente accudito.

Giovanni Licini, fondatore dell’Accademia dello sport per la Solidarietà, ha sottolineato come “Ivan era una persona unica che in questo luogo ha lottato, sofferto e pregato senza mai arrendersi. Così come non ha mai fatto mancare il suo supporto alla nostra associazione, mostrando sempre il lato generoso e altruistico”.

Durante la mattinata sono intervenuti anche Suor Anna Maria Villa, rappresentante legale dell’Istituto Suore Cappuccine di Madre Rubatto; Antonello Zangrandi e Antonello Quadri, rispettivamente direttore generale e responsabile del reparto di oncologia della Casa di Cura San Francesco di Bergamo, oltre al presidente dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, Alessandro Masera.